Progetto Orienta…menti per i bambini della scuola dell’infanzia

A cura di Scuola dell’Infanzia Sansotta I.C. Matteo Ricci di Roma
Apruzzi Michela, Ardizzone Mariella, Frappetta Maddalena, Mari Federica, Pesce Rosalia, Ruggeri Rosanna, Savino Marilena, Zallo Maria

 

La nostra partecipazione al XVIII Convegno Nazionale SIO “Il contributo dell’orientamento e del counselling all’agenda 2030”, organizzato presso l’Università di Roma Tre a giugno 2018, ci ha dato lo spunto per riflettere e condividere con il team docenti della nostra scuola, il tema della progettazione professionale e dell’importanza di lavorare in modo preventivo sin dalla scuola dell’infanzia per supportare i bambini a pre-occuparsi anticipatamente delle sfide che il futuro gli riserverà, così come affermato recentemente anche dalla stessa Organizzazione delle Nazioni Unite, e nello stesso tempo a fortificarli di quelle variabili come il coraggio, la speranza, la resilienza e la fiducia, attraverso le quali possano avviare dei processi di cambiamento al fine di garantire un maggior benessere non solo per se stessi ma anche per i loro compagni e le generazioni future. Abbiamo così pensato e realizzato la nostra programmazione inserendo all’interno il percorso ORIENTA…MENTI, in cui si sono svolte diverse attività di orientamento, tra le quali è stato realizzato il Training messo a punto dal Laboratorio Larios dell’Università di Padova “Chi lavora cosa fa? Primi passi verso la conoscenza delle professioni”, con la convinzione che come affermato da Hartung (2010) “…la visione del mondo del lavoro che i bambini si costruiscono attraverso le esperienze si configurerebbe… come uno degli antecedenti più importanti dello sviluppo professionale degli adolescenti prima e degli adulti poi”.

In fase iniziale del progetto è stata presentata ai bambini di 4 e 5 anni l’ “Intervista sulle professioni” (Nota & Soresi, 2016) che ha dato la possibilità di delineare la conoscenza delle professioni e il significato del lavoro proprio del gruppo dei bambini che hanno partecipato all’attività. La realizzazione dell Training “Chi lavora cosa fa?” si è strutturata in 10 incontri della durata massima di 45 minuti durante i quali abbiamo presentato, attraverso la visione di un cartone animato prima e di un documentario realistico poi, diverse professioni. Al termine della visione, si è utilizzata una conversazione guidata per fornire ai bambini feedback e rinforzi individualizzati sull’argomento affrontato. Al termine di ogni unità didattica i bambini hanno tradotto graficamente le conoscenze acquisite e hanno inventato poi come verifica (compito di realtà) delle storie su ogni professione.

 

IL VIGILE DEL FUOCO MARCO E LA VIGILESSA DEL FUOCO ELISA

Elisa e Marco sono due vigili del fuoco della caserma di Roma. Un giorno vengono chiamati per spegnere un incendio in una panetteria, causato dal panettiere Giovanni che ha dimenticato di spegnere il forno. In caserma suona la campanella che avvisa che c’è un intervento da fare. I vigili del fuoco salgono sull’autobotte, alcuni sull’elicottero e altri sulla macchina perché l’incendio stava crescendo. Arrivati alla panetteria vedono Giovanni il panettiere che scappa, prendono l’idrante, gli estintori e iniziano a spegnere il fuoco. Spento l’incendio i vigili del fuoco indossano la maschera anti-gas  per entrare nel negozio con i loro cani per vedere da dove è partito l’incendio. Per vedere meglio, perché la corrente è saltata, usano le torce a pila e si accorgono che l’incendio è partito dal forno. Prima di andare via chiudono l’ingresso con un nastro per non far entrare nessuno e tornano in caserma.

 

Al termine del percorso è stata nuovamente presentata l’“Intervista sulle professioni” per verificare attraverso le risposte dei bambini l’efficacia dell’azione didattica. Dal punto di vista di noi insegnanti il cambiamento più importante che abbiamo osservato nei bambini è stata la crescente naturalezza con la quale collaborano insieme agli altri per raggiungere un obiettivo comune. Tutti danno al gruppo di lavoro il loro contributo, diverso per ognuno, ma comunque importante e utile al raggiungimento dello scopo comune. E’ migliorata inoltre la capacità di interiorizzare le conoscenze per poi riutilizzarle in situazioni differenti mostrando il raggiungimento di traguardi di sviluppo sia negli aspetti dell’autoconsapevolezza che nelle abilità sociali.

Con il progetto Orienta..menti i bambini hanno avuto modo di modificare la loro visione sul lavoro, prima considerato solo come fonte di guadagno. Dopo i vari incontri è emersa chiara la coscienza dell’utilità di ogni mestiere anche in relazione al contributo che possono dare al benessere delle altre persone e di quanto, alla base di ogni mestiere, sia importante l’investimento nella formazione.

La collaborazione con l’Università dura ormai da più di tre anni, durante i quali abbiamo attuato nelle nostre classi due progetti, il primo sull’Inclusione e quest’ultimo sull’Orientamento. Questa esperienza ci ha reso consapevoli del fatto che autoformarsi è fondamentale per la professione dell’insegnante e farlo con una Università pubblica e prestigiosa come quella di Padova ci ha reso capaci di guardare all’insegnamento con occhi diversi, portando benefici sia a noi come team docenti, sia agli studenti che ai loro genitori che hanno manifestato un alto gradimento riguardo al lavoro svolto. Il prossimo anno, avendo come guida l’orientamento, punteremo ad affrontare alcuni obiettivi dell’Agenda 2030, tra i quali ad esempio, l’obiettivo 11 “Città e Comunità sostenibili”, cercando di far nascere nei bambini il desiderio di essere attori protagonisti nel rendere le città in cui viviamo sicure, inclusive e amiche della natura, tutto ciò con l’atteggiamento positivo, coraggioso, fiducioso e resiliente che abbiamo cercato di sviluppare con il progetto di quest’anno.