PRISMA: Promuovere Risorse Individuali e Sociali nel Mondo Accademico 

E. Secchi, A. Marreu, L. Mara, D. Moretti, R. Ponti, A. Saba, M. Tedde
Università degli Studi di Sassari

Il progetto PRISMA, acronimo di “Promuovere Risorse Individuali e Sociali nel Mondo Accademico”, è un’iniziativa congiunta di otto università italiane e un AFAM[1] finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito dell’Avviso 1159 e del relativo bando PRO-BEN, con l’Università degli Studi di Ferrara che riveste il ruolo di capofila. L’obiettivo principale del progetto è sostenere e promuovere il benessere psicologico degli/delle studenti e contrastare le dipendenze, coinvolgendo l’intera comunità accademica nel riconoscimento precoce dei segnali di disagio e nell’orientamento verso servizi di supporto dedicati.

I punti cardine del progetto consistono in:

  1. Rilevazione del benessere e degli stili di vita degli/delle studenti e focus group: attraverso indagini quali-quantitative, si raccolgono dati per comprendere meglio le esigenze della popolazione studentesca e sviluppare interventi mirati;
  2. Consulenze individuali e di gruppo: offerte dal Servizio di counseling e sostegno psicologico dell’Ateneo, mirano a fornire supporto personalizzato agli/alle studenti;
  3. Circle tra studenti: un’azione innovativa ideata dall’Università degli Studi di Sassari per creare spazi di dialogo in cui poter costruire legami e migliorare la qualità della vita universitaria, promuovendo il senso di comunità e l’inclusione sociale;
  4. Attività sportive: iniziative volte a incentivare stili di vita sani e a favorire l’interazione sociale tra studenti;
  5. Seminari e giornate tematiche: non sono solo gli/le studenti tra i destinatari ma anche i/le docenti, il personale tecnico-amministrativo e bibliotecario. L’obiettivo è offrire strumenti pratici per la gestione dello stress e il miglioramento delle relazioni interpersonali, promuovendo un approccio positivo orientato al benessere personale e collettivo.

Le attività di formazione e prevenzione sono curate da docenti interni ed esterni[2] al progetto, con un approccio multidisciplinare e costantemente aggiornato. I seminari proposti affrontano temi centrali per la prevenzione del disagio e il potenziamento dell’empowerment personale. Tra gli interventi rivolti al personale universitario, sono stati approfonditi temi come le questioni di genere nei contesti lavorativi e il coraggio lavorativo come risorsa per il benessere e l’autoefficacia. Anche gli/le studenti hanno avuto l’opportunità di riflettere sul valore della comunità accademica e sulla costruzione condivisa di futuri più equi e sostenibili.

Il progetto PRISMA si inserisce nell’orizzonte di un tempo storico segnato da transizioni rapide, incertezze esistenziali e sfide globali interconnesse: l’università non può più limitarsi a essere solo luogo di trasmissione del sapere, ma è chiamata a divenire spazio generativo di senso, cura e responsabilità. È un progetto che intercetta in profondità il bisogno – spesso silente– di essere ascoltati, riconosciuti e sostenuti nel proprio percorso di vita. La complessità del servizio non risiede solo nell’offerta di supporto psicologico, ma nella visione sistemica e trasformativa che lo anima: PRISMA non agisce solo sulla prevenzione del disagio, ma promuove una cultura del benessere inteso come equilibrio dinamico tra aspirazioni individuali e appartenenza collettiva, tra desideri e limiti, tra soggettività e responsabilità sociale. In questo senso, il counseling universitario diventa uno spazio in cui la parola ritrova valore, il tempo si dilata per accogliere la complessità, e la relazione diventa veicolo di trasformazione, nella consapevolezza che il benessere non è semplicemente assenza di malessere, ma una condizione dinamica che coinvolge il senso di appartenenza e progettualità. Gli/le studenti durante l’università si trovano in una fase della vita particolarmente densa di significati: attraversano la co-costruzione dell’identità, la ridefinizione dei legami affettivi, l’elaborazione di un proprio orizzonte di significato. In questo scenario complesso, i servizi di counseling universitario rappresentano un presidio fondamentale non solo per rispondere alle emergenze, ma per accompagnare processi di crescita, riflessione critica e autonomia decisionale, sempre in relazione con la comunità di appartenenza.

PRISMA prova, infine, a creare sinergie tra diversi attori del sistema universitario – studenti, docenti, personale tecnico-amministrativo e bibliotecario – attivando percorsi formativi, spazi di confronto e pratiche relazionali orientate alla promozione della salute psicofisica delle persone, alla prevenzione del disagio e dei conflitti, nonché alla costruzione di una cultura del prendersi cura dell’altro. Ispirandosi alla psicologia umanistica, all’educazione trasformativa e alle teorie della giustizia sociale, PRISMA si configura dunque come un laboratorio permanente di cittadinanza attiva e inclusiva, capace di coniugare intervento di supporto psicologico, visione educativa e responsabilità sociale.

Staff del progetto: P. Patrizi – Responsabile scientifica; E. Lodi – Coordinatore; G.L. Lepri – Supervisore; L. Perrella – Referente per la ricerca; D. Moretti – Attività di ricerca; M. Tedde – Attività di ricerca; R. Ponti – Psicologa e psicoterapeuta; M.L. Scarpa – Psicologa e psicoterapeuta; A. Saba – Psicologa e psicoterapeuta; E. Secchi – Accoglienza psicologica studenti; L. Mara – Facilitatore circle; A. Marreu – Gestione relazioni con le/gli studenti.


[1]  Politecnico di Milano, Università Cà Foscari di Venezia, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi di Genova, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Università degli Studi di Parma, Università degli Studi di Sassari, Accademia delle Belle Arti di Venezia (AFAM).

[2]  Docenti seminari: E. Camussi, F. Cattari, G.L. Lepri, P. Magnano, L. Perrella, A. Quaquero, M.L. Scarpa, R. Zarbo.