Percorsi verso il benessere. Promuoviamo la qualità della vita in una prospettiva multi-dimensionale

a cura di Rita Zarbo, Stefania Lucia Buccheri, Maria Guarnera, Paola Magnano, Università di Enna Kore

Negli ultimi decenni l’interesse per il costrutto del benessere è cresciuto esponenzialmente negli studi scientifici e nella pratica professionale in ambito psicologico. Esso è un costrutto complesso e multidimensionale, che comprende la dimensione emotiva, cognitiva, comportamentale, personale e sociale dell’essere umano (Keyes, 2002; Seligman, 2011). Gli approcci teorici più accreditati nel contesto della letteratura scientifica in psicologia differenziano due aspetti del benessere, edonico ed eudaimonico. Il benessere edonico è legato a dimensioni come il piacere e la felicità, un bilancio tra emozioni positive e negative. Secondo Diener (2018) il benessere soggettivo ha due componenti: una cognitiva che si esprime nella soddisfazione di vita e una affettiva che si manifesta con la presenza di emozioni positive e l’assenza di emozioni negative. Il benessere eudaimonico, invece, si centra sull’espressione delle proprie capacità e del proprio potenziale. In questa prospettiva, il modello del benessere psicologico di Ryff (1995) e la teoria dell’autodeterminazione (Ryan & Deci, 2008) sono rappresentativi di un approccio che pone l’accento sull’espressione di sé, il soddisfacimento dei bisogni psicologici fondamentali e il perseguimento degli scopi ultimi della vita. Negli studi più recenti, infine, si osserva il tentativo di superare la contrapposizione tra benessere edonico e eudaimonico, comprendendo questi aspetti in un modello olistico; in questa prospettiva si colloca il modello socio-cognitivo del benessere di Lent e Brown (2008), il modello di benessere sociale di Keyes (2002) e, più recentemente, la concettualizzazione di Huppert and So (2013), che propongono una classificazione di benessere che comprende le caratteristiche psicologiche positive opposte ai sintomi dei più comuni disturbi mentali, identificando dieci aspetti di funzionamento positivo che integrano le componenti del benessere edonico e eudaimonico. Da tale modello deriva il Well-Being Profile (WB-Pro), sviluppato da Marsh e colleghi (2020), che si propone come una misura multidimensionale del benessere. Si tratta di uno strumento che misura 15 dimensioni del benessere (pensare chiaramente, stabilità emotiva, impegno, significato, ottimismo, emozioni positive, relazioni positive, resilienza, autostima, vitalità, autonomia, competenza, empatia, comportamento prosociale, accettazione di sé), derivanti dal modello di Huppert e So e ulteriormente integrate. Proprio dallo studio di validazione italiana del WB-Pro (Scalas et al., 2023) nasce il progetto di ricerca-intervento “Percorsi verso il benessere. Una ricerca finalizzata a promuovere la qualità della vita in una prospettiva multidimensionale” (finanziato con fondi PRIN 2022-PNRR), che coinvolge tre unità di ricerca: Università di Cagliari (coordinamento generale del progetto, Prof.ssa Francesca L. Scalas), Università di Sassari (responsabile: Prof.ssa Patrizia Patrizi), Università di Enna Kore (responsabile: Prof.ssa Paola Magnano). Oltre alle finalità legate strettamente all’avanzamento della ricerca scientifica – quali l’ampliamento della validazione italiana del WB-Pro e la revisione sistematica della letteratura – il progetto si propone di creare e testare alcuni training in tre contesti e con tre target – studenti e studentesse di scuola superiore, studenti e studentesse universitari e lavoratori e lavoratrici in una organizzazione – per sviluppare e potenziare le dimensioni del benessere soggettivo valutate dal WB-Pro e valutarne gli effetti su altre variabili significative (performance, coinvolgimento, autoefficacia, ecc.).

L’unità dell’Università di Enna Kore, ponendosi come target il benessere individuale dei lavoratori e delle lavoratrici, ha condotto un intervento-pilota – propedeutico all’intervento principale – realizzato con un gruppo di 20 lavoratori e lavoratrici.

Il training è organizzato in 6 incontri in setting di gruppo in presenza, di due ore ciascuno, realizzati a distanza di una settimana l’uno dall’altro. I temi centrali di ciascun incontro sono connessi a sei delle quindici dimensioni del benessere che, nella validazione italiana del WB-Pro (Scalas et al., 2023) e nella rassegna della letteratura, sono emerse come maggiormente salienti. Pertanto, gli incontri sono stati così progettati: I incontro, Significato; II incontro, Emozioni positive; III incontro, Autostima; IV incontro, Competenza; V incontro, Coinvolgimento; VI incontro, Ottimismo. Ogni incontro è strutturato in tre fasi:

La fase di apertura. Per il primo incontro essa ha previsto la presentazione dei partecipanti e la presentazione dell’attività da svolgere; per i restanti, una raccolta di feedback o riflessioni eventualmente emersi rispetto alle tematiche trattate nell’incontro precedente e la presentazione dell’attività da svolgere. 

La fase centrale. Include l’espletamento delle diverse attività per ciascun incontro.

La fase di chiusura. Si tratta di un momento di debriefing sugli stati emotivi provati, sulle sensazioni di benessere/malessere per facilitare l’uscita dall’incontro, oltre che di raccolta di feedback dei partecipanti sull’attività svolta. Nell’ultimo incontro questa fase include anche la restituzione conclusiva da parte del conduttore sui punti salienti trattati e le riflessioni maggiormente rilevanti emerse durante l’intero percorso.

Le attività sono state realizzate attraverso metodologie qualitative centrate sulla narrazione, tecniche quali mindfulness (Lomas et al., 2017), foto-linguaggio (Mochen, 2015), e tecniche desunte dalla Cognitive Behavioural Therapy (Carolan, Harris & Cavanagh, 2017; Watson, Tregaskis, Gedikli, Vaughn & Semkina, 2018).

I feedback rilevati a giro di tavolo durante la chiusura del percorso mostrano un elevato gradimento dei partecipanti e anche una utilità percepita nel breve termine. Poiché l’intervento si è appena concluso non è ancora disponibile la valutazione dell’efficacia dell’intervento (confronto pre-post) e la valutazione strutturata del gradimento.

Bibliografia

Carolan, S., Harris, P. R., & Cavanagh, K. (2017). Improving employee well-being and effectiveness: systematic review and meta-analysis of web-based psychological interventions delivered in the workplace. Journal of Medical Internet Research, 19(7), e271.

Diener, E., Lucas, R. E., & Oishi, S. (2018). Advances and open questions in the science of subjective well-being. Collabra: Psychology, 4(1), 15. DOI: https: //doi.org/10.1525/collabra.115

Huppert, F. A., & So, T. T. C. (2013). Flourishing Across Europe: Application of a New Conceptual Framework for Defining Well-being. Social Indicators Research, 110(3), 837–861. http://doi.org/10.1007/s11205-011-9966-7

Keyes, C. L. (2002). The Mental Health Continuum: From Languishing to Flourishing in Life. Journal of Health and Social Behavior, 43, 207-222. https://doi.org/10.2307/3090197

Lent, R. W., Brown, S. D. (2008). Social Cognitive Career Theory and Subjective Well-Being in the Context of Work. Journal of Career Assessment, 16, 6-21. doi:10.1177/1069072707305769

Marsh, H. W., Huppert, F. A., Donald, J. N., Horwood, M. S., & Sahdra, B. K. (2020). The well-being profile (WB-Pro): Creating a theoretically based multidimensional measure of well-being to advance theory, research, policy, and practice. Psychological Assessment, 32(3), 294–313. https://doi.org/10.1037/pas0000787

Ryan, R. M., & Deci, E. L. (2008). Self-determination theory and the role of basic psychological needs in personality and the organization of behavior. In O. P. John, R. W. Robins, & L. A. Pervin (Eds.), Handbook of personality: Theory and research (3rd ed., pp. 654–678). The Guilford Press.

Ryff, C. D., & Keyes, C. L. M. (1995). The structure of psychological well-being revisited. Journal of personality and social psychology, 69(4), 719.

Scalas, L. F., Lodi, E., Magnano, P., & Marsh, H. W. (2023). Towards a multidimensional measure of well-being: cross-cultural support through the Italian validation of the well-being profile. BMC Psychology11(1), 441.

Seligman, M. E. P. (2011). Flourish: A visionary new understanding of happiness and well-being. Free Press.

Watson, D., Tregaskis, O., Gedikli, C., Vaughn, O., & Semkina, A. (2018). Well-being through learning: a systematic review of learning interventions in the workplace and their impact on well-being. European Journal of Work and Organizational Psychology, 27(2), 247-268.