XIX Congresso Nazionale SIO “Orientamento inclusivo e sostenibile: ricerche, strumenti, azioni”
17-19 ottobre 2019, Università Kore di Enna, Università di Catania
a cura di Sara Santilli, Paola Magnano, Andrea Zammitti, Università di Padova e Kore di Enna
Le condizioni sociali ed economiche che caratterizzano il nostro presente, pur facendo registrare una disponibilità di mezzi, di beni e risorse di cui l’umanità non aveva mai goduto in passato, evidenziano anche una serie di emergenze e problematicità che impensieriscono notevolmente anche coloro che si occupano di orientamento e di career counselling. In effetti è ormai ampiamente condiviso il convincimento che sono molte e variamente massicce le preoccupazioni che il futuro suscita in molti e, in particolare, in coloro che sono impegnati a scegliere e decidere percorsi e progetti formativi e lavorativi.
In considerazione di ciò, l’orientamento, assieme all’alternanza scuola-lavoro e ai servizi di supporto alla ricerca di un’occupazione, sono stati spesso chiamati a fare la loro parte ed invitati ad assumere un ruolo e una rilevanza di natura marcatamente sociale. È ciò che ha considerato opportuno anche il Consiglio Direttivo della Società Italiana per l’Orientamento (SIO) che ha deciso di ‘chiamare a raccolta’ i ricercatori, le ricercatrici, e i professionisti e le professioniste interessati alle tematiche dell’orientamento e del career counselling, che dal 17 al 19 ottobre 2019, presso le Università di Catania e Kore di Enna, hanno condiviso le loro preoccupazioni e proposte durante il XIX Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana per l’Orientamento (SIO) “Orientamento inclusivo e sostenibile: ricerche, strumenti, azioni”. Il Congresso è stato realizzato grazie alla collaborazione e allo sforzo sinergico con l’Università di Catania, l’Università Kore di Enna, il Laboratorio L.A.R.I.O.S. di Padova, il Network Uni.Co, la Rete dei Servizi di Orientamento di Ateneo dell’Università di Milano Bicocca, il Centro Orientamento, Formazione & Placement e il Centro per l’Integrazione Attiva e Partecipata dell’Università degli Studi di Catania e il Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata dell’Università di Padova e patrocinato dal Coordinamento delle Università del Triveneto per l’Inclusione (UNI3V). Circa 300 professionisti dell’orientamento, tra ricercatori e operatori di tutta Italia si sono confrontati sulle tematiche dell’orientamento e dell’inclusione, della progettazione professionale e del lavoro dignitoso per tutti e tutte. L’obiettivo, in linea con le edizioni precedenti, è stato quello di approfondire il ruolo che il career counselling e le scienze dell’orientamento possono offrire a supporto dall’Agenda 2030, in favore di uno sviluppo equo, sostenibile ed inclusivo per tutti e tutte, per riportare l’orientamento alla sua missione primaria, alla valenza sociale ed etica delle origini, con una attenzione più marcata nei confronti delle condizioni di maggiore vulnerabilità.
Orientamento, lavoro e inclusione sono state le parole chiave che hanno guidato i temi principali della conferenza: Orientamento e politiche neoliberaliste; Discriminazione nel mercato del lavoro; Orientamento e sostenibilità; Lavoro dignitoso; Discriminazione, vulnerabilità, inclusione; Life Design nei contesti pubblici; Progettazione professionale e Alternanza scuola-lavoro; Strumenti ed esperienze nella scuola e all’università; Competenze, curricula e transizioni dall’università al mondo del lavoro; Adattamento e counselling universitario; Reti, percorsi e strumenti per l’orientamento; Orientamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado; Aspetti psicologici nei processi di scelta.
Come ogni anno, la SIO ha inteso promuovere un confronto aperto sugli approcci teorici e metodologici, sugli strumenti, sugli interventi e le professionalità, in un’ottica multi ed interdisciplinare, con la finalità di aprire nuove prospettive – di riflessione, ricerca ed intervento – verso un futuro più sostenibile ed equo, incentrato su progettazioni lavorative meno ‘ego-centriche’ e maggiormente orientate a valori di giustizia sociale, condivisione e dignità, per la realizzazione di contesti e ambienti di vita di qualità per tutti e tutte.
Il congresso ha previsto 3 sessioni plenarie, 11 relazioni magistrali con relatori italiani e stranieri, 10 simposi e 15 sessioni parallele, per un totale di 125 contributi.
Sin dall’inizio dei lavori, i relatori hanno messo in luce il desiderio di tracciare delle traiettorie per il prossimo futuro che diano spazio e legittimità ad un orientamento inclusivo che abbia come mission il supporto alle persone nel (ri)costruire il proprio futuro nell’età dell’incertezza. Alcune sessioni sono state incentrate sul ruolo della scuola nelle pratiche di orientamento preventivo e in riferimento all’alternanza scuola-lavoro; altre hanno stimolato la riflessione sul ruolo dell’orientamento per persone con storie di marginalità, migrazione, detenzione, in generale, in situazione di vulnerabilità sociale. Ampio spazio è stato concesso, nelle sessioni parallele, anche ai temi più tradizionalmente legati all’orientamento, quali strumenti, percorsi e metodi per l’orientamento nella scuola e nell’università, le risorse psicologiche connesse ai processi di scelta e di adattamento scolastico e accademico. Il congresso ha inoltre ospitato la Tavola Rotonda dei Delegati Universitari dell’Orientamento e del Placement, un momento di confronto e di messa a punto di buone pratiche nei servizi universitari che si fanno carico del career counselling per gli studenti; nel programma congressuale è stato inoltre previsto il simposio della Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati della Disabilità (CNUDD) sulle tematiche dell’inclusione in ambito universitario.
Durante il congresso è stata anche presentata la Carta Memorandum dell’Orientamento e del Career Counseling per uno sviluppo dignitoso, inclusivo e sostenibile per tutti, reperibile nel volume “Il contributo dell’orientamento e del counselling all’agenda 2030” (Soresi, Nota & Santilli, 2019), alla cui stesura hanno contribuito i soci e le socie SIO e tutti coloro che operano nell’ambito dell’orientamento. La carta presenta le considerazioni e le riflessioni in materia di orientamento che sono state fornite da centinaia di studiosi «a proposito della rilevanza sociale dell’orientamento, delle azioni di orientamento e di career counselling che possano condurre ad un’inclusione lavorativa, dei temi su quali dovrebbe focalizzarsi la ricerca e la formazione in materia di orientamento, dei buoni propositi a cui le diverse forme di raccordo, formazione-lavoro (stage, tirocinio, alternanza, ecc.) dovrebbero auspicare per risultare rilevanti dal punto di vista della formazione, dell’orientamento e del career counselling, delle modalità attraverso le quali valutare l’efficacia e l’efficienza di un programma o di un servizio di orientamento e di career counselling» (Soresi, Nota, & Santilli, 2019, p. 287).
Nello specifico vengono riportati di seguito alcuni degli impegni che sono stati dichiarati e siglati nella Carta Memorandum dell’Orientamento e del Career Counseling dai professionisti e le professioniste che intendono interessarsi dei problemi che le persone incontrano nello scegliere e nel progettare il proprio futuro formativo:
- ancorare le proprie riflessioni e promuovere con i propri interventi quei modelli teorici e quelle pratiche che associano al rigore scientifico anche una visione del futuro e dello sviluppo in termini di sostenibilità, equità ed inclusione;
- utilizzare le proprie conoscenze e competenze solo in favore del benessere e della qualità della vita di tutte le persone;
- segnalare i pericoli associati all’offerta di lavori illegali, poco decenti, insoddisfacenti, precari ed insicuri;
- sostenere anche pubblicamente l’equità, la giustizia sociale e l’idea di uno sviluppo equo e sostenibile;
- stare in ogni caso dalla parte del benessere dei nostri utenti anche in presenza di eventuali conflitti di interesse con le aspettative dei diversi e potenziali committenti degli interventi di orientamento e di counseling;
- fare il possibile per promuovere questi valori anche presso coloro che hanno responsabilità decisionali a proposito della scelta delle politiche di promozione e tutela del benessere e della soddisfazione della popolazione.