PNRR e Riforma dell’orientamento – Ruolo della ricerca di settore e delle Università
La Società Italiana di Orientamento ha sottoscritto la lettera inviata al Ministro della Pubblica Istruzione, Patrizio Bianchi; alla Ministra per il Sud e la Coesione Territoriale, Mara Carfagna; alla Ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa; al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando; e per conoscenza al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, in merito al PNRR e alla Riforma dell’orientamento
Gentili Ministri,
in riferimento all’oggetto ci teniamo a sottolineare la positività con cui ricercatori e ricercatrici di diverse università italiane hanno colto l’attenzione data alle tematiche dell’orientamento nel nostro PNRR, al fine di promuovere la trasformazione sociale, sostenibile, inclusiva, innovativa, che Italia e Europa si accingono a realizzare. Come già indicato nella premessa del PNRR, il Nostro Paese si trova a fronteggiare le conseguenze economiche del covid-19 partendo da alcune fragilità pregresse che vedono, ad esempio, i dati circa i NEET e la partecipazione delle donne al mercato del lavoro come decisamente non in linea con gli altri paesi europei e, per di più, con importanti eterogeneità sul territorio nazionale. In questo senso, l’orientamento appare come una sorta di asse strategico di supporto al cambiamento, sia nell’ambito di tutti i gradi dell’istruzione (vedi missione 4), sia nell’ambito dell’accesso e della permanenza nel mercato del lavoro (vedi missione 5). Si prevedono momenti ad hoc nelle scuole secondarie di secondo grado, si propone una ‘riforma’ dell’orientamento e si enfatizza la relazione fra quest’ultimo e investimento nel prosieguo degli studi, oltre a sottolineare la necessità di promuovere l’inserimento lavorativo attraverso politiche attive. Tutto questo ha ottenuto il plauso della comunità scientifica e siamo qui a ringraziarVi per tale visione.
Come ricercatori e ricercatrici desideriamo sottoporre alla Vostra attenzione i punti qui di seguito elencati affinché la via intrapresa si possa realmente trasformare in un processo di supporto al cambiamento.
- Le azioni di orientamento dovrebbero essere espressione, come accade a livello europeo e internazionale, delle scienze dell’orientamento, un settore di ricerca con modelli concettuali accreditati e pratiche evidence based. Un paese avanzato, e interessato al futuro e all’innovazione, è chiamato, scientificamente e deontologicamente, come in altri settori di impegno serio, a fare riferimento alla ricerca per evitare che le pratiche rimangano ancorate a modelli obsoleti. La sfida lanciata dal PNRR può essere colta partendo dalla chiarificazione di cosa l’orientamento possa offrire soprattutto nella sua dimensione formativa, che permette la valorizzazione delle risorse individuali e collettive e degli investimenti in istruzione e politiche per il lavoro, favorendo l’espressione delle potenzialità dei cittadini e delle cittadine di ogni età, genere e provenienza territoriale, sociale ed etnica.
- In sintonia con la letteratura più recente, la realizzazione di best and evidence based practices, che permettano all’orientamento di dare il suo contributo al rilancio del paese, necessita di persone competenti che lo pratichino. L’enfasi sulle competenze, presente nel Pnrr, ci spinge a sottolineare che questo deve valere anche per l’orientamento, per contrapporsi a quelle modalità operative che la ricerca ha dimostrato essere inutili, se non deleterie, nelle nostre scuole, università e centri per l’impiego. Tali competenze possono e devono essere messe a disposizione del sistema paese anche in un’ottica di formazione degli operatori già investiti della materia nei diversi ambiti di riferimento (insegnanti, operatori/trici delle Università, dipendenti dei centri per l’impiego).
- Nell’ambito delle scienze dell’orientamento è oramai chiaro che lo ‘sviluppo professionale’ è una delle aree dello sviluppo, insieme a quella motoria, cognitiva, linguistica e sociale, e la ricerca ha evidenziato la necessità di realizzare azioni evidence based lungo tutto l’arco di vita (scuola, Università, mondo del lavoro), incentrate su diversi aspetti utili ad una crescita complessiva (es. capacità decisionale, fronteggiamento degli stereotipi, individuazione delle barriere e processi di superamento, credenze di efficacia, allargamento degli interessi e delle aspirazioni, processi di progettazione, occupabilità, ecc.), da avviare il più precocemente possibile. Alla luce delle ‘povertà educative’ sempre più estese e delle disuguaglianze purtroppo crescenti, appaiono a dir poco urgenti azioni educative precoci e preventive in materia di orientamento, da realizzarsi da parte di personale, anche della scuola, dell’Università e dei servizi per il lavoro, adeguatamente preparato.
I ricercatori e le ricercatrici impegnate nell’ambito delle scienze dell’orientamento, in modo collaborativo, oramai da anni agiscono insieme nel portare avanti progetti locali e nazionali, nell’elaborare e testare modelli concettuali best practice, nel collaborare a livello internazionale, nel creare collegamenti con i/le delegati/e all’Orientamento e Placement delle Università Italiane, nel formare professionisti e professioniste interessate attraverso percorsi a livello universitario (corsi di perfezionamento e master), e nel costruire reti collaborative con gli stessi/le stesse nell’ambito di Associazioni che mettono insieme studiosi e operatori/trici come la Società Italiana Orientamento, l’Associazione Italiana di Psicologia, Società Italiana di Psicologia del Lavoro e dell’Organizzazione.
Con la presente chiediamo di essere coinvolti/e nel processo di rinnovamento e di ri-fondazione dell’orientamento, di poter valorizzare il patrimonio concettuale e di best practices presenti nel nostro paese, a vantaggio di tutta la società e non solo di realtà pilota e sperimentali; chiediamo che l’orientamento da noi studiato possa essere realmente uno strumento per una crescita sociale, culturale ed economica del paese che sia inclusiva e sostenibile, così come da Voi correttamente prospettato nel PNRR. Perché ciò accada è necessario un cambio di prospettiva, è necessario cioè che l’orientamento non risponda più a quella visione superficiale, obsoleta e riduttiva, carente nei presupposti scientifici e deontologici, con cui di frequente viene praticato; una visione che potrebbe rivelarsi addirittura un freno allo slancio al futuro del PNRR.
Nel concludere, chiediamo di avere un incontro per condividere le strategie e i percorsi operativi qui delineati, mettendo a disposizione studi, ricerche, attività caratterizzate da evidenze scientifiche per intraprendere la formazione di insegnanti, operatori e operatrici dei centri per l’impiego e altre persone che si possono coinvolgere (es. dottorandi/e). Proponiamo inoltre di dare vita ad un tavolo di lavoro con i Vostri Ministeri che permetta di garantire una ri-fondazione dell’orientamento alla luce della scienza, al fine di realizzare processi e servizi innovativi di orientamento, rispettosi di una crescita effettivamente incentrata sul futuro delle persone e, in particolare, delle giovani generazioni.
Nel ringraziarVi per l’attenzione che ci vorrete accordare, in attesa di potervi incontrare, porgiamo i nostri più cordiali saluti
Prof.ssa Maria Luisa Giancaspro, Prof.ssa Maria Beatrice Ligorio, Prof.ssa Amelia Manuti, Università di Bari “Aldo Moro”
Prof.ssa Federica Bianco, Università di Bergamo
Prof.ssa Rita Chiesa, Prof.ssa Dina Guglielmi, Prof. Marco Giovanni Mariani, Università di Bologna
Prof.ssa Giulia Bencini, Università Ca Foscari Venezia
Prof.ssa Barbara Barbieri, Prof.ssa Cristina Cabras, Università di Cagliari
Prof.ssa Angela Costabile, Prof.ssa Antonella Valenti, Università della Calabria
Prof. Alessandro Lo Presti, Prof.ssa Paola Spagnoli, Università della Campania
Prof.ssa Elena Commodari, Prof. Giuseppe Santisi, Prof. Andrea Zammitti, Università di Catania
Prof.ssa Michela Cortini, Prof. Aristide Saggino, Università ‘G. d’Annunzio’ Chieti-Pescara
Prof.ssa Andreina Bruno, Prof.ssa Mirella Zanobini Università di Genova
Prof. Vincenzo Russo, Prof.ssa Margherita Zito, Università IULM
Prof.ssa Maria Guarnera, Prof.ssa Paola Magnano, Prof.ssa Monica Pellerone, Prof.ssa Rita Zarbo, Università Kore di Enna
Prof. Diego Boerchi, Prof. Davide Massaro, Prof.ssa Antonella Marchetti, Prof. Luca Milani, Prof. Silvio Ripamonti, Prof.ssa Daniela Traficante, Università Cattolica di Milano
Prof. Roberto Baiocco, Prof.ssa Chiara Consiglio, Prof.ssa Maria Luisa Farnese, Prof. Fiorenzo Laghi, Università La Sapienza di Roma
Prof.ssa Antonella Brighi, Libera Università di Bolzano
Prof.ssa Francesca Cuzzocrea, Università degli Studi Magna Grecia, Catanzaro
Prof.ssa Giuseppa Filippello, Prof.ssa Rosalba Larcan, Prof.ssa Francesca Liga, Università di Messina
Prof.ssa Elisabetta Camussi, Prof. Andrea Cerroni, Prof.ssa Loredana Garlati, Prof. Luca Vecchio, Università Milano Bicocca
Prof.ssa Silvia Gilardi, Università di Milano Statale
Prof. Dario Bacchini, Prof.ssa Vincenza Capone, Prof.ssa Laura Sestito, Prof.ssa Luigia Sica, Università di Napoli Federico II
Prof. Adelino Cattani, Dott.ssa Fiorella Del Popolo Cristaldi, Prof.ssa Ilaria Di Maggio, Prof.ssa Maria Cristina Ginevra, Prof.ssa Laura Nota, Prof.ssa Sara Santilli, Prof. Salvatore Soresi, Università di Padova
Prof.ssa Daniela Di Bernardo, Prof.ssa Alida Lo Coco, Prof. Francesco Pace, Prof.ssa Ernesta Scalia, Università di Palermo
Prof.ssa Francesca Cavallini, Prof.ssa Paola Corsano, Prof.ssa Chiara Panari, Prof.ssa Dolores Rollo, Prof.ssa Chiara Vernizzi, Università di Parma
Prof.ssa Assunta Zanetti, Università di Pavia
Prof.ssa Lisa Arduino, Prof. Antonino Callea, Prof.ssa Caterina Fiorilli Università di Roma LUMSA
Prof. Massimo Margottini, Prof.ssa Susanna Pallini, Prof. Giovanni Maria Vecchio, Università di Roma Tre
Prof.ssa Emanuela Ingusci, Prof.ssa Flavia Lecciso, Università del Salento
Prof. Guido Migliaccio, Università del Sannio
Prof. Gian Luigi Lepri, Prof. Ernesto Lodi, Prof.ssa Patrizi Patrizi, Università di Sassari
Prof.ssa Francesca Bianchi, Università di Siena
Prof.ssa Lara Colombo, Prof.ssa Chiara Ghislieri, Università di Torino
Prof.ssa Michela Vignoli, Università di Trento
Prof.ssa Chiara Annovazzi, Prof.ssa Teresa Grange, Università della Valle d’Aosta
Prof. Giorgio Gosetti, Università di Verona
Associazione Italiana di Psicologia – Gruppo tematico MEMOS – Metodologie e modelli per un orientamento strategico, Prof. Santo di Nuovo e Prof.ssa Dina Guglielmi (Presidente AIP e Coordinatore gruppo Memos)
Società Italiana di Psicologia del Lavoro e dell’Organizzazione – Prof. Francesco Pace (Presidente, a nome dell’intero Direttivo)